Francesco Filippo: Un Benvenuto Speciale nella Luce della Notte
Mentre attendevo con emozione la nascita di Francesco Filippo, la mia mente vagava attraverso ricordi di tante altre nascite che ho avuto il privilegio di documentare. Nora, Martin, Adele, mia figlia Vittoria… E ancora, Svea, Greta, Arianna, Linda, Gea. E ieri, Diego. Ogni nascita è una storia a sé, con la sua propria magia, eppure la gioia che provo in quei momenti sembra sempre nuova, sempre fresca, come se fosse la prima volta.
Quando Francesco Filippo è venuto al mondo, la connessione che ho sentito è stata immediata e intensa. Abbiamo scattato le sue prime foto di notte, mentre la sua pelle rugosa, ancora segnata dall’avventura appena iniziata, e le piccole dita rosse brillavano alla luce soffusa. C’era un silenzio quasi sacro, e mi sono sentita profondamente emozionata.
La nascita di Francesco Filippo ha riacceso in me riflessioni profonde, in particolare il mio rapporto con il senso di colpa. Amo immensamente il mio lavoro: documentare la bellezza della vita che nasce, cogliere la spontaneità di un sorriso, catturare attimi che durano per sempre. E amo anche la mia famiglia, la nostra casa immersa nella natura, i miei animali, il nostro orto, e il mio impegno come volontaria. Ma, come molte persone, lotto ogni giorno per trovare un equilibrio tra queste tante cose che arricchiscono la mia vita.
Non posso promettere una presenza costante, perché la vita è imprevedibile e, come madre e fotografa, così che ci saranno sempre delle sfide. Ma posso assicurare che, ogni volta che avrò la possibilità di stare con Francesco Filippo, e ogni volta che mi troverò a immortalare altri momenti preziosi della sua vita, ci sarò con tutto il cuore. Offrirò a lui, così come a tutti i bambini e le famiglie che incontro, calore, ascolto e cura.
Alice e Marco hanno desiderato il piccolo Francesco Filippo con tutto il cuore, e io penso di aver atteso il suo arrivo con un’intensità riservata a poche cose. Fotografare il suo primo respiro, la sua fragilità e la forza nascosta nel suo piccolo corpo, è stata un’esperienza unica, che mi ha ricordato perché amo così tanto ciò che faccio.
In casa, tra le pareti sicure, lontani dal mondo esterno, abbiamo creato insieme ricordi che dureranno per sempre. Questo è il mio invito a tutte le famiglie: lasciare che i primi giorni di vita siano vissuti in intimità, nel calore delle vostre case, dove i neonati possono essere fotografati nella loro autenticità, senza forzature, senza pose studiate, ma semplicemente così come sono .